Allen Mandelbaum

[Il 27 ottobre si è spento Allen Mandelbaum. Era nato nel 1926 ad Albany, nello stato di New York. Ha tradotto in lingua inglese l’Odissea, l’Eneide, le Metamorfosi, la Divina commedia e l’ungarettiana Vita di un uomo. Ha insegnato alla Wake Forest University, in North Carolina, e all’Università di Torino. Anche a me. Inutile cercare legami specifici con la letteratura tedesca in un poeta che incarnava il cittadino della repubblica delle lettere. Conservo un fax, sbiadito, che mi fece spedire anni fa: una pagina dalle opere complete di Herder, che conteneva Das Kind der Sorge. Allegato c’è un mio tentativo di traduzione in italiano, e in parte in inglese. Non so più se glielo mandai, e che cosa ne disse. Voglio ricordarlo con alcuni versi dal suo poema Chelmaxioms (1978), ispirato alla sorte della città fantastica e reale di Chelm, in Polonia, la cui popolazione in prevalenza ebraica fu pressoché totalmente annientata nel campo di concentramento di Sobibor. Come scrive Franco Buffoni su Le parole e le cose, vi si racconta “della città ideale, distrutta dalla bestialità umana e tenacemente ricostruita dall’umana perizia. M.S.]

9
Do not defend the ways of men
to God and not the ways of God
to men, for each of them has turned
aside and each has found it hard
to listen when the other was
the one who was in question and
for each the one atonement is:
……….begin again.

10.
A son of Chelm had written these
wallwords on entering an oven
and whispered them again when he
had let me dream of him within
my room above the Isar when
the waters crossing Munich seemed
to murmur, asking if one can
begin again and answering
within a voice they took from him:
……….Begin, begin.

9.
Non dar ragione delle vie degli uomini
al Signore né delle vie del Signore
agli uomini, ché l’uno e gli altri
distolsero lo sguardo e all’uno e agli altri
fu arduo porre orecchio quand’era l’altro
ad essere in questione e per entrambi
la sola redenzione è:
……….ricominciare.

10.
Uno di Chelm aveva inciso al muro
queste parole entrando dentro un forno
e le risussurrò di nuovo quando
mi venne in sogno dentro la mia stanza
sull’Isar quando le acque che scorrevano
attraversando Monaco pareva
che mormorassero chiedendo se si possa
ricominciare e dando la risposta
con la sua voce:
……….sì, ricominciate.

[da Allen Mandelbaum, Il quinto ritrovamento dei massiomi/assiomi/massime, in Le porte di eucalipto. Poesie scelte, a cura di Alessandro Carrera, Milano, Madusa, 2007, p. 86; trad. mia]

This entry was posted in Appunti, Michele Sisto and tagged , , , . Bookmark the permalink.

One Response to Allen Mandelbaum

  1. Pingback: And Agammenon dead | Il Primo Amore

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *