Incipit: “Fabian”

Nikolaus Braun, Berliner Straßenszene, 1921

Erich Kästner

L’oracolo del cameriere

Fabian sedeva al caffè Spaltenholz leggendo i titoli dei giornali della sera: Dirigibile inglese esplode nel cielo di Beauvais, Stricnina nascosta fra sacchi di lenticchie, Bimba di nove anni precipita dalla finestra, Nuova infruttuosa elezione del presidente del consiglio, Il delitto dello zoo di Lainz, Scandalo all’Ufficio Approvvigionamenti, La voce artificiale in tasca, Calo delle vendite di carbone nella Ruhr, Bustarelle per il direttore delle ferrovie Neumann, Elefanti sul marciapiede, Nervosismo sui mercati internazionali del caffè, Lo scandalo di Clara Bow, Imminente sciopero di 140.000 metallurgici, Dramma della malavita a Chicago, Negoziati a Mosca per il dumping del legno, Ammutinamento dei Cacciatori di Starhemberg.
….Le solite storie. Niente di speciale.
….Bevve un sorso di caffè e fece una smorfia. Sapeva di zucchero. Da quando, dieci anni prima, alla mensa dell’Oranienburger Tor, per ben tre volte alla settimana aveva dovuto ingurgitare tanti dolci alla saccarina, ogni sapore dolce gli dava la nausea. Si accese in fretta una sigaretta e chiamò il cameriere. «Desidera?»
….«Mi dica una cosa.»
….«Prego.»
….«Devo andarci o no?»
….«Dove, scusi?»
….«Lei non deve fare domande. Deve rispondere. Devo andarci o no?»
….Il cameriere si grattò l’orecchio senza darlo a vedere. Poi spostò il peso del corpo dall’uno all’altro dei piedi piatti e disse con un certo imbarazzo: «Meglio di no. Non ci vada. Sempre meglio andar sul sicuro, signore.»
….Fabian annuì. «Bene. Ci vado. Il conto.»
….«Ma io l’ho sconsigliata, signore!»
….«Appunto per questo ci vado! Il conto.»
….«E se l’avessi consigliata di andarci, non lo avrebbe fatto?»
….«L’avrei fatto lo stesso. Il conto.»
….«Questo non lo capisco proprio» esclamò il cameriere seccato. «E allora perché me lo ha chiesto?»
….«E chi lo sa…» fece Fabian.
….«Un caffè, pane e burro, cinquanta, trenta, ottanta, novanta pfennig» recitò l’altro.
….Fabian posò un marco sul tavolino e se ne andò. Non aveva idea di dove si trovasse.

Erich Kästner, Fabian. Storia di un moralista ovvero L’andata a puttana, edizione originale 1931, traduzione di Amina Pandolfi, prefazione di Gianfranco Bettin, Venezia, Marsilio, 2010, ‘Biblioteca Novecento’, pp. 21-22.

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