Elena Agazzi, W. G. Sebald: in difesa dell’uomo

Elena Agazzi

W.G. Sebald: in difesa dell’uomo

Firenze Le Lettere, 2012, pp. 208.

Dalla presentazione editoriale: “Intenso interprete della cultura e della società europea del secondo dopoguerra, lo scrittore tedesco W.G. Sebald (1944-2001) è stato finora letto soprattutto alla luce dei processi che intrecciano la sua narrativa a un inesausto dialogo con le maggiori opere letterarie dell’occidente negli ultimi tre secoli. Insistendo sulla sua visione elegiaca del mondo e sul tono melanconico della sua prosa più nota (Vertigini, 1990; Gli emigrati, 1992; Gli anelli di Saturno, 1995; Austerlitz, 2001), si è poco considerato l’impegno a sostegno dei diritti umani e del ruolo del soggetto critico come erede della cultura illuministica. Seguendo le tappe dell’interesse per il problema della difficile simbiosi ebraico-tedesca nella letteratura del ‘900 e per il tema della violenza, il presente studio, che esamina tutte le principali opere di Sebald, evidenzia il ruolo svolto nel suo pensiero dalla Dialettica dell’Illuminismo di Adorno e Horkheimer e il successivo avvicinamento dell’autore alle posizioni di Benjamin sul concetto di storia.”

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