«Ascolto attentamente i miei nemici»: il carteggio Fortini–Enzensberger

[Sull’Ospite ingrato è uscito questo saggio di Matilde Manara. M.S.]

Matilde Manara

Impossibile poi prevederne l’effetto, quando ciò che scriviamo viene spinto a cento chilometri e una lingua di distanza: altre luci, altri accordi, una storia sconosciuta ed ecco, molto viene perduto. (H.M. Enzensberger, lettera a Fortini del 3 marzo 1961, trad. cur.)i

Che un autore si trovi, nel medesimo tempo, a tradurre le poesie di un altro e a essere, da questo altro, tradotto a sua volta, è circostanza poco consueta e gravida di implicazioni: lo è ancor di più se i due condividono un orizzonte di pensiero comune, occupano posizioni analoghe all’interno del campo letterario nazionale, guardano agli stessi modelli poetici. Così, quando questa occasione si offre a Fortini e Hans Magnus Enzensberger, detentori entrambi di un elevato capitale simbolico e insieme maldisposti a vestire, all’interno dei rispettivi contesti, i panni dell’intellettuale organico, ciò che scaturisce dal colloquio va ben oltre i ragguagli in materia di traduzione.

È il 1961: in piena contesa editoriale, Einaudi e Feltrinelli conducono una vera e propria lotta per il controllo del mercato librario, investendo pesantemente nelle letterature straniere, attraverso le quali sperano di accrescere il prestigio delle poetiche nazionali. Mentre Einaudi adotta una strategia in qualche misura conservatrice, preferendo legare il proprio nome a un autore come Brecht, Feltrinelli punta all’ideale sodalizio tra nuove avanguardie italiana e tedesca, confidando nella forza trainante di quest’ultima e affermata compagine per accrescere il potenziale del nascente Gruppo ’63. All’interno del conflitto tra le due case Fortini, che ha appena finito di tradurre l’opera brechtiana per Einaudi, svolge un ruolo d’eccezione: gli è stata infatti commissionata da Feltrinelli la traduzione delle poesie di Enzensberger, membro del Gruppo ‘47 dal 1955 e pressoché ignoto al pubblico italiano.

Continua a leggere sull’Ospite ingrato

This entry was posted in Saggi, Segnalazioni and tagged , , , , , , , . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *