Non è forse reale ciò che agisce?

[der Teufel spricht] Fiori di ghiaccio, oppure di amido, zucchero e cellulosa… natura sono gli uni e gli altri; resta soltanto da decidere per quali la natura sia più da elogiare. Caro amico, la tua tendenza a correr dietro all’oggettività, alla cosiddetta verità, a sospettare che il fatto oggettivo e l’esperienza pura siano senza valore, è davvero meschinamente borghese e degna di essere superata. Tu mi vedi: dunque per te sono. Vale la pena di chiedere se sono realmente? Non è forse reale ciò che agisce, non sono verità l’esperienza e il sentimento? Ciò che t’innalza, ciò che aumenta il tuo senso d’energia, di potenza e di dominio, corpo del diavolo, questa è la verità… fosse pure cento volte menzogna se considerata sotto l’angolo visuale della virtù. Voglio dire che una non-verità tale da aumentare energia può misurarsi con qualunque verità sterilmente virtuosa. E voglio dire che la malattia creatrice, la malattia che largisce la genialità, che scavalca gli ostacoli e nell’ebbrezza temeraria balza di roccia in roccia, è mille volte più benvenuta nella vita di quanto non sia la salute che si trascina ciabattando. Non ho mai udito una cosa più sciocca che l’affermazione che dai malati possa venir soltanto una cosa malata. La vita non è schifiltosa e di morale non ne sa un accidente.

Thomas Mann, Doctor Faustus, trad. di Ervino Pocar, Mondadori, Milano 1996 (pp. 280-281). [Citazione via: Daria.]

This entry was posted in Appunti and tagged , , . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *