La ragazza
traduzione di Matteo Galli
Roma, L’Orma, 2013, 164 p.
Seconda uscita della collana Kreuzville, dopo Notizie dal migliore dei mondi di Günter Wallraff. Dalla presentazione editoriale: “Cinque anni della fine di un’infanzia narrati in presa diretta attraverso flash folgoranti e mirabili tappe esistenziali. Una madre alcolizzata e violenta, il socialismo reale ormai agli sgoccioli in un’abbandonata provincia della Germania Est. Ma questa reiterata discesa agli inferi è compiuta sempre a testa alta: la ragazza non piange, non chiede aiuto, è forte. Contrattacca o colpisce per prima, e nel frattempo conosce anche le goffe tenerezze dell’adolescenza, l’insopprimibile voglia di normalità, la fuga nella lettura e nella fantasia. Nel suo romanzo più celebrato, acclamato in patria e pubblicato finora in sette lingue, Angelika Klüssendorf ci consegna il ritratto di una cattiva ragazza in una periferia allo sbando. Un libro tagliente, duro, di disperata vitalità.”
Estratto:
«Nell’istituto c’è un silenzio inconsueto, va ai bagni comuni e apre le docce. Non la vede nessuno e nessuno può prenderla in giro, saltella da una parte all’altra, le piccole, dure gocce d’acqua le rimbalzano sulla pelle fino a farle male. Si mette davanti al grande specchio e non riesce a valutare che cosa le mostri: non è più una bambina, ma non è nemmeno altro, una non bambina, una non ragazza, una cosina magra stecchita; si avvicina al vetro, ci preme il naso contro e si dà un bacio.»