Herta Müller, Il fiore rosso e il bastone

Herta Müller

Il fiore rosso e il bastone

trad. di Fabrizio Cambi

Rovereto, Keller, 2012, 144 p.

naviga tra le pagine del libro

Dalla presentazione editoriale: “Questi scritti densi, leggeri e acuti allo stesso tempo, sospesi tra memoria, diario, poesia e riflessione ci permettono di scoprire il mondo privato e letterario di Herta Müller, vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura, e di lanciare uno sguardo più lucido sul mondo. Ogni pagina è resa ancora più affascinante dall’incontro tra pensiero e quotidianità, tra gesti e oggetti semplici e interpretazioni del mondo, tra ricordi dell’infanzia e consapevolezze dell’età adulta che l’autrice rumena di lingua tedesca restituisce con una lingua e con immagini che restano a lungo nella memoria.”

«Il parlare vola via, il silenzio c’è e ha un odore. Aveva lo stesso odore del luogo nella casa dove stavo con me stessa e vicino agli altri. Nel cortile il silenzio profumava della fioritura di acacia o del trifoglio falciato di fresco, nella camera di polvere tarmicida e di mele cotogne disposte in fila sull’armadio, nella cucina di lievito o di carne. Ognuno portava in testa le sue scale, sulle quali il silenzio andava su e giù. Chiedere ‘a che cosa pensi ora’ sarebbe stata quasi un’aggressione. Era naturale che ci fossero tanti segreti».

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