Dal 14 al 16 novembre si svolge a Milano un convegno interdisciplinare sullo scienziato come personaggio di finzione da inizio Novecento a oggi. Intervengono anglisti, francesisti, ispanisti, scandinavisti, slavisti, studiosi di teatro e una nutrita schiera di germanisti.
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Il convegno è organizzato da Alessandro Costazza e da me
L’immagine è di Giuseppe Capogrossi
Ecco una breve descrizione, tratta dal programma
Nell’ambito del rapporto fra scienza e arti, segnatamente rispetto alla tematizzazione del discorso scientifico e del suo contesto storico, politico e culturale in opere di finzione dall’inizio del Novecento a oggi, assumono particolare rilievo le strategie di rappresentazione dello scienziato in quanto personaggio.
Che si tratti di una personalità storica oppure di una figura fantastica, alimentata magari da prototipi letterari e da stereotipi di varia matrice, lo scienziato può apparire di volta in volta come criminale o benefattore, saggio o irresponsabile, freddo calcolatore o debole strumento del potere.
Il convegno, che intende far convergere su questo spettro di rappresentazioni contemporanee sguardi interculturali e interdisciplinari, coinvolge una trentina di studiosi del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Milano e alcuni ospiti.
Marco Castellari