Vincenzo Errante


Paola Maria Filippi

Il Cornet di Rilke
nella lettura di Vincenzo Errante.
Con una scelta di scritti inediti

Arco, Il Sommolago, 2011, 128 p.

“Sono numerosi gli studi che sullo scorcio del Ventesimo secolo e in questo primo decennio del Ventunesimo si sono occupati di singole figure di grandi germanisti o ancor più spesso hanno analizzato con puntualità esiti critici e/o traduttivi di grandi Vermittler che si può, con tranquillità, asserire abbiano creato quella che mi piace definire come la ‘letteratura tedesca in Italia’.  Carlo Fasola (1861-1942), Arturo Farinelli (1867-1948), Barbara Allason (1877-1968), Giuseppe Antonio Borgese (1882-1952), Rodolfo Bottacchiari (1885-1952), Lorenzo Bianchi (1889-1960), Lavinia Mazzucchetti (1889-1965), Carlo Gruenanger (1891-1963), Italo Maione (1891-1971), Alberto Spaini (1892-1975), Ervino Pocar (1892-1981), Giovanni Vittorio Amoretti (1892-1988), Enrico Rocca (1895-1944), Bonaventura Tecchi (1896-1968), Alessandro Pellegrini (1897-1985), Vittorio Santoli (1901-1971), Bobi Bazlen (19902-1965), Ladislao Mittner (1902-1975), Rodolfo Paoli (1905-1978), Leone Traverso (1910-1968), Giaime Pintor (1919-1943), Leonello Vincenti (morto nel 1963) sono soltanto alcuni dei nomi possibili di figure eminenti che hanno dato lingua e forma a decine e decine di opere di letteratura primaria in lingua tedesca conferendo loro una connotazione del tutto particolare. Necessario, per altro, distinguere con rigore fra la storia della germanistica in Italia ovvero, più in generale, la storia di una disciplina e il suo affermarsi in ambito accademico, e una storia della letteratura di lingua tedesca quale è venuta a diffondersi nel nostro paese grazie al ‘trasferimento linguistico'” (p. 19, n. 27).

This entry was posted in In vetrina and tagged , , , . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *