Robert Walser, Ritratti di pittori

Fragonard, Il bacio rubato, 1786

Rinaldo Censi

In fin dei conti, che si tratti di originali, riproduzioni o incisioni, ciò che posso dire è pressappoco questo: per alcuni istanti delle figure dipinte sono transitate nella sua vita. Robert Walser le ha incontrate ad una mostra, oppure sfogliando distrattamente qualche rivista. Hanno lasciato tracce, poi sono svanite, forse si sono perse, sono evaporate. Se fanno ritorno sulla carta, come cose scritte, le ritroviamo alterate: non sono più loro. È possibile che sia cambiato il fondale della scenografia, come ne Il bacio rubato di Fragonard, dato che nella stanza non ci sono altre persone in amabile discussione, o a “centellinare vino”. Qualcosa di simile a un capriccio, o magari un’impercettibile spostamento dell’asse terrestre, ha per un istante inceppato il tempo? Per un istante sembra che le cose si siano smaterializzate, per poi ricompattarsi, ma fuori posto. Continua a leggere su doppiozero

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