Dagmar Leupold, Dopo le guerre

Dagmar Leupold

Dopo le guerre

traduzione di Paolo Scotini

Firenze, Le Lettere, 2011, 174 p.
‘Pan Narrativa’

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Dalla presentazione editoriale: “Chi era veramente Rudolf Leupold? La circostanza della morte del padre impone alla figlia di affrontare questa domanda, nel tentativo di comprendere una personalità enigmatica e tormentata, e di definire il senso del loro difficile rapporto. In questo percorso a ritroso, il racconto autobiografico ci porta dapprima nel mondo evocato dai ricordi d’infanzia della figlia per passare poi all’analisi dei documenti, dei diari e degli abbozzi letterari paterni. A poco a poco emergeranno elementi tali da gettare ulteriori ombre sulla personalità del padre. Dalla vita di provincia nella Germania del miracolo economico, il romanzo si spinge a indagare la storia di un uomo cresciuto tra le due guerre mondiali e che fu coinvolto politicamente nei destini del sistema nazista. Attraverso un affascinante impiego di diversi piani stilistici, che implicano una riflessione sul valore stesso della scrittura, il romanzo cerca di ricomporre i frammenti sparsi di un rapporto familiare. Ma Dopo le guerre narra anche la storia di due intere generazioni tedesche: quella dei padri, che hanno vissuto la seconda guerra mondiale, e quella dei figli, toccati dai riflessi dolorosi di questo passato.”

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