Diario berlinese 13: Buchpreis

Matteo Galli

Oggi è stata pubblicata la long list del “Deutscher Buchpreis”. Pur occupandomi da tempo di letteratura contemporanea, molti autori non li avevo mai sentiti nominare. Nove libri su venti devono ancora uscire, tra la seconda metà di agosto e metà settembre. L’autore più anziano è il 73enne Michael Buselmeier, la più giovane è la 31enne Judith Schalansky. 12 maschi, 8 femmine, 5 autori dalla DDR, due austriaci, uno svizzero, due provenienti da famiglie di “Vertriebene”, due “mit Migrationshintergrund”. Il libro più breve è “Theaterroman” di Buselmeier con 158 pagine, la palma del più lungo se la contendono Navid Kermani con “Dein Name” (1232 pagine!) e Peter Kurzeck con “Vorabend” (1015 pagine!). Le case editrici più rappresentate sono Hanser e Rowohlt con tre titoli che è poi il massimo consentito. Hanser è in lizza con Alex Capus (“Léon und Luise”), Wilhelm Genazino (“Wenn wir Tiere wären) e appunto Navid Kermani; Rowohlt presenta gli – a me – sconosciuti Thomas Melle (“Sickster”), Eugen Ruge (“In Zeiten des abnehmenden Lichts”) e Doris Knecht (“Gruber geht”) seguono con due titoli Fischer (Marlene Streeruwitz con “Die Schmerzmacherin” e Antje Ravic Strubel con “Sturze der Tage in die Nacht”), Suhrkamp (Sybille Lewitscharoff con “Blumenberg” e la già citata Schalansky con “Der Hals der Giraffe”) e Matthes & Seitz (!) (Esther Kinsky con “Banatsko” e Volker Harry Altwasser con “Letzte Fischer”, lo sapevo già ma ho mantenuto il segreto professionale). Altre 8 case editrici sono presenti con un titolo soltanto.

Il Deutscher Buchpreis esiste dal 2005 e di solito fa impennare le vendite del vincitore, dei libri inseriti nella short list (quest’anno verrà comunicata il 5 settembre) e in parte anche di quelli della longlist. Lo hanno vinto, da quando esiste, Arno Geiger con “Es geht uns gut” (“Va tutto bene”) nel 2005 (battendo Kehlmann!), Katharina Hacker con “Die Habenichtse” (“Gli spiantati”) (battendo Trojanow e Stanisic che avevano scritto due libri nettamente migliori), Julia Franck nel 2007 con “Die Mittagsfrau” (“La strega di mezzogiorno”), Uwe Tellkamp nel 2008 con “Der Turm” (“La torre”), Kathrin Schmidt nel 2009 con “Du stirbst nicht” (“Non morirai”), Melinda Nadj Abonji con “Tauben fliegen auf” (“Piccioni spiccano il volo”). A parte gli ultimi due anni le opere vincitrici hanno venduto centinaia di migliaia di copie e sono state tradotte in italiano.

La lista completa di quest’anno la si può leggere all’indirizzo http://www.deutscher-buchpreis.de/de/452514/.

Matteo Galli

This entry was posted in Appunti, Matteo Galli and tagged , , , . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *