Günter Grass. Un tedesco contro l’oblio

Giulio Schiavoni

Günter Grass
Un tedesco contro l’oblio

Roma, Carocci, 2011, 210 p.

Dalla quarta di copertina: “Günter Grass, nato a Danzica nel 1927, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1999, è un personaggio finito al centro dell’attenzione internazionale a partire dal Tamburo di latta (1959), sino al provocatorio Il rombo (1977), all’impegno ecologistico e alla denuncia dell’impoverimento del Terzo Mondo (negli anni Ottanta), alle riserve con cui ha accompagnato la riunificazione della Germania (soprattutto nel romanzo È una lunga storia, 1995) e alla recente, tardiva, clamorosa e controversa rivelazione autobiografica (in Sbucciando la cipolla, 2006) sui suoi brevi trascorsi adolescenziali nelle file delle SS. Il presente volume ripercorre in senso cronologico (dal dopoguerra al 2010) l’opera dello scrittore danzichiano nelle suemolteplici componenti: teatrale, lirica, saggistico-politica, pittorico-figurativa e soprattutto narrativa. E rivisita i temi portanti della riflessione grassiana: la stupidità eretta a sistema e a norma del vivere, la distanza dalla storia in quanto ammasso di ideologie violente, l’attenzione al linguaggio in quanto sperimentazione e sollecitazionemorale e, soprattutto, il “dovere dellamemoria” e la lotta contro l’oblio, per sventare ritorni nostalgici a forme come il nazifascismo o l’antisemitismo, senza assecondare l’insidiosa tentazione di dirsi innocenti”.

Introduzione
1. Tra Casciubia scomparsa, Danzica e Germania
2. Nel “laboratorio delle metamorfosi”. Dalle prime poesie all’incontro con il Gruppo 47
3. L’impegno teatrale: da Acqua alta a I plebei provano la rivolta
4. Un picaresco urlo contro l’oblio: Il tamburo di latta
5. Ancora Danzica: Gatto e topo e Anni di cani
6. Grass écrivain-citoyen: Anestesia locale e l’impegno istituzionale negli anni 1965-72
7. Una fiaba su uomini, donne e potere: Il rombo
8. Gli anni Ottanta. Fra Terzo Mondo e visioni apocalittiche: Parti cerebrali, La ratta, Mostrare la lingua e Legno senza vita
9. Gli anni Novanta. Pensieri scettici sulla Germania riunificata e bilanci del Novecento: Il richiamo dell’ululone, È una lunga storia e Il mio secolo
10. L’ultimo decennio. Dalle vicende rimosse alla lingua tedesca ritrovata: Il passo del gambero, Sbucciando la cipolla, Camera oscura e Le parole dei Grimm
Note
Bibliografia essenziale

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