Per presentare La morte dell’avversario, romanzo scritto nel dopoguerra dallo psicanalista di origine ebraica Hans Keilson (1909-2011), Mondadori ha messo in circolazione un video e un estratto dal primo capitolo. Il video si apre con uno strillo – “Questo libro è un capolavoro, e Hans Keilson è un genio” – di cui è lecito diffidare (anche senza aver letto il libro). Tuttavia è interessante che un editore italiano investa così risolutamente su un libro tedesco, cosa divenuta rara negli ultimi anni. Certo, come nel caso di Sebald e altri, la ‘(ri)scoperta’ non è autonoma ma rimbalza in Europa dagli Stati Uniti, dove alla traduzione del libro di Keilson, uscita per Farrar, Straus & Giroux, ha dedicato una recensione entusiasta il New York Times. (M.S.)
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