Lei lo sapeva?

Walter Kempowski

Lei lo sapeva? I tedeschi rispondono

a cura di Marco Castellari, Andrea Gilardoni
e Karin Birge Gilardoni-Büch

postfazione di Eugen Kogon
con un saggio di Raul Calzoni

traduzione sotto la supervisione di Anna Ruchat
testo a fronte

Milano, Mimesis, 2010 (Il quadrifoglio tedesco; 12)

Dalla presentazione editoriale: “La persecuzione e lo sterminio delle persone giudicate «indegne di vivere» nei dodici anni del Terzo Reich spingono ancora oggi a chiedersi come ciò sia potuto accadere. Per rispondere a questo interrogativo si può far ricorso a diverse strategie: all’indagine storiografica, alla raccolta di testimonianze, all’opera di finzione. Questo libro sperimenta la seconda strada, facendo parlare le persone che non sono state vittime del regime nazionalsocialista e che, in quegli anni, condussero una vita “normale”. Chiedendo: Lei lo sapeva? Kempowski illumina le infinite sfumature che separano l’indifferenza dalla presa di coscienza, la passiva accettazione dall’atto di resistenza. Chi legge queste risposte farà fatica a non interrogarsi anche sul presente.

Walter Kempowski (1929-2007) è stato uno dei protagonisti della letteratura tedesca del secondo Novecento. Frutto di un immenso archivio di testi e immagini raccolti nel corso di decenni, la sua scrittura memoriale culmina nei nove volumi della Cronaca tedesca (1971-1984), di cui questo è il sesto, e nelle dieci sezioni del monumentale diario corale L’ecoscandaglio (1993-2005). Lei lo sapeva? I tedeschi rispondono è la sua seconda opera a essere tradotta in italiano”.

 

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